Riserva
naturale biogenetica, è la montagna più vicina a Firenze ed è meta
di escursionisti e appassionati.
Al
suo centro l’abbazia fondata
su un oratorio in legno che ospitò Giovanni
Gualberto, nobile fiorentino che
dopo varie vicissitudini
decise
di ritirarsi in solitudine.
Nel
1036 Giovanni giunse Vallombrosa, allora chiamata Acquabella o Acquabona, dove trovò
2 eremiti, Paolo e Guntelmo e anche lui si stabilì qui dando vita
alla Comunità monastica dei Vallombrosani. L’Abbazia nel corso dei
secoli divenne famosa e potente e fu visitata da artisti e scrittori.
E’
citata da Ludovico Ariosto nell’Orlando Furioso XXII canto:
Per battezzarsi
dunque, indi per sposa
la donna aver, Ruggier si messe in
via,
guidando Bradamante a Vallombrosa
(così
fu nominata una badia
ricca e bella, né men religiosa,
e
cortese a chiunque vi venìa);
e trovaro all’uscir de la
foresta
donna che molto era nel viso mesta.
L'ingresso all'Abbazia
John
Milton, consigliato di andare a Vallombrosa da Galileo che visitò ad Arcetri, vi ha trovato
ispirazione per la sua opera "PARADISO PERDUTO".
Il
Paradisino, a suo tempo romitorio, dove dormì Milton, con la targa
che lo ricorda.
Oltre
a lui numerosi scrittori hanno visitato la località, tra cui Henry
James nel 1890 che
descrive Vallombrosa in una sua lettera al fratello; Vernon
Lee che si dilunga dettagliatamente in
“The
tower of the
mirrors”
edizione
Tauchnitz. La
scrittrice Edith
Wharton in "Italian
Backgrounds
“ scrive:
"Sui
pendii intorno al monastero correva la pennellata rosa purpurea dei
crochi con qui e là in macchie sparse, ben distaccate dall’erba
come nei primi piani di Mantegna e Botticelli, ma così fitte da
formare uno strato di colore senza interruzioni, una marea lilla che
sommergeva l’erba e, scorrendo tra le antiche nicchie degli alberi,
invadeva anche i recessi più scuri della foresta."
La vista verso la vallata di Firenze
Gabriele
D’Annunzio ha soggiornato in hotel nella località adiacente, Il Saltino, nel 1908 :
…ma
la Vallombrosa remota
è tutta di violette
divina, apparita
in un valco
che tra due colli s’insena
ah sì dolce alla
vista
che tepido pare e segreto
come l’inguine della
Donna
terrestra qui forse dormente,
onde quest’anelito
esala.
Il
fascino
di Vallombrosa, non è solo nella
spiritualità:
la
sua bellezza e magnificenza è nei boschi, nei ruscelli, nei suoi
sentieri.