Lucchio
nelle
vicinanze dell'Appennino Pistoiese è un antichissimo borgo della
Valdilima.
Era
Castello di confine della Repubblica di Lucca e di conseguenza in
costante allarme per gli attacchi da parte della facoltosa Repubblica
di Firenze. Per tale motivo gli abitanti svilupparono una radicata
avversione al pagamento delle tasse, favoriti dalla loro altitudine a
circa 670 metri e arroccati sulla montagna.
E'
risaputo che, o per la sua posizione, o per il fatto che era un borgo
sentinella e avamposto militare, fu esentato dal dovere di pagare una
quota al tesoriere di Lucca.
Nel
quindicesimo secolo, Guasparo Da Stazzema, Castellano di Lucchio,
oltraggioso e audace con forte attrazione per le belle ragazze, era
disposto a concedere la fortezza di Lucchio ai fiorentini e mutarsi
in traditore della sua patria e del suo giuramento. Quando gli
abitanti di Lucchio parlarono tra di loro di questo tradimento, che
doveva accadere una certa notte, due belle donzelle, Anastatia di
Fiore detta Tasia e Lucia di Martino del vicino castello Vico
Pancellorum, ne vennero a conoscenza. Decisero quindi di usare il
loro potere sul cuore suscettibile del Governatore traditore di
Lucchio.
I
vecchi cronisti non ci dicono come queste due devote damigelle, che
partirono dal castello di Vico Pancellorum, situato nella montagna
davanti a Lucchio, attraversarono la valle profonda del Lima, o come
si avvicinarono al castello del Governatore. Possiamo assumere
ragionevolmente che andarono da sole, travestite, attraversando il
vecchio ponte. Salirono le altezze perpendicolari all’ombra del
tramonto, consapevoli della propria virtù e della loro bellezza.
Sotto
le mura del castello intonarono canzoni lamentose di irresistibile
fascino e risonanza tali da attirare l'attenzione della guarnigione
fra cui il Capitano, sempre pronto alla seduzione della voce
femminile. Furono invitate alla sua mensa, presumibilmente arricchita
con festeggiamenti e danze.
Ciò
che sappiamo è che il Capitano di Lucchio dimenticò il suo
appuntamento con i fiorentini. Al mattino fu trovato imbavagliato e
legato alle colonne del letto consolare senza le chiavi del castello.
Il Traditore non fu in grado di introdurre nella Fortezza gli
accordati nemici.
Tasia
e Lucia prima dell’alba erano di ritorno a casa propria. Lucchio
rimane tuttora in provincia di Lucca.
L'origine
del Castello di Lucchio è incerta: forse, come il villaggio vicino
di Limano, può risalire all'età della Contessa Matilde di Canossa,
o come indicherebbero i nomi di altri villaggi della valle ('Vico
Pancellorum' o 'Panulegium') potrebbe avere la sua origine nell'era
romana o addirittura etrusca.
La
Dea etrusca Feronia ebbe un tempio presso il castello di Lucchio -
forse da Luco Foresta o Lucus Feronia.
Successivamente
può essere stata una fortificazione di famiglie feudali della zona,
proprio per la sua posizione dominante sulla strada di comunicazione
che segue il corso del fiume Lima.
L'unica
certezza è che nel quattordicesimo secolo Lucca trasformò Lucchio
in una fortezza militare per controllare i confini verso Pistoia.
Quando
i fiorentini conquistarono parte della zona, l'importanza strategica
del castello diminuì e fu abbandonato. Tuttora il rudere domina la
vallata e la sua posizione è una delle più scenografiche tra tutte
le fortezze medievali della Toscana. Le sue pareti sono scavate nella
roccia; gli edifici di pietra che formano il borgo sottostante si
affacciano su vicoli stretti come un'estensione della montagna,
eternamente spazzata dai venti.
Le
rovine del castello sono visibili, il paesaggio incomparabile che può
essere ammirato è degno degli sforzi fatti dal viandante per
arrivare alla cima delle rocce.