28.5.20

LUCCHIO




Lucchio nelle vicinanze dell'Appennino Pistoiese è un antichissimo borgo della Valdilima.
Era Castello di confine della Repubblica di Lucca e di conseguenza in costante allarme per gli attacchi da parte della facoltosa Repubblica di Firenze. Per tale motivo gli abitanti svilupparono una radicata avversione al pagamento delle tasse, favoriti dalla loro altitudine a circa 670 metri e arroccati sulla montagna.
E' risaputo che, o per la sua posizione, o per il fatto che era un borgo sentinella e avamposto militare, fu esentato dal dovere di pagare una quota al tesoriere di Lucca.
Nel quindicesimo secolo, Guasparo Da Stazzema, Castellano di Lucchio, oltraggioso e audace con forte attrazione per le belle ragazze, era disposto a concedere la fortezza di Lucchio ai fiorentini e mutarsi in traditore della sua patria e del suo giuramento. Quando gli abitanti di Lucchio parlarono tra di loro di questo tradimento, che doveva accadere una certa notte, due belle donzelle, Anastatia di Fiore detta Tasia e Lucia di Martino del vicino castello Vico Pancellorum, ne vennero a conoscenza. Decisero quindi di usare il loro potere sul cuore suscettibile del Governatore traditore di Lucchio.
I vecchi cronisti non ci dicono come queste due devote damigelle, che partirono dal castello di Vico Pancellorum, situato nella montagna davanti a Lucchio, attraversarono la valle profonda del Lima, o come si avvicinarono al castello del Governatore. Possiamo assumere ragionevolmente che andarono da sole, travestite, attraversando il vecchio ponte. Salirono le altezze perpendicolari all’ombra del tramonto, consapevoli della propria virtù e della loro bellezza.
Sotto le mura del castello intonarono canzoni lamentose di irresistibile fascino e risonanza tali da attirare l'attenzione della guarnigione fra cui il Capitano, sempre pronto alla seduzione della voce femminile. Furono invitate alla sua mensa, presumibilmente arricchita con festeggiamenti e danze.
Ciò che sappiamo è che il Capitano di Lucchio dimenticò il suo appuntamento con i fiorentini. Al mattino fu trovato imbavagliato e legato alle colonne del letto consolare senza le chiavi del castello. Il Traditore non fu in grado di introdurre nella Fortezza gli accordati nemici.
Tasia e Lucia prima dell’alba erano di ritorno a casa propria. Lucchio rimane tuttora in provincia di Lucca.
L'origine del Castello di Lucchio è incerta: forse, come il villaggio vicino di Limano, può risalire all'età della Contessa Matilde di Canossa, o come indicherebbero i nomi di altri villaggi della valle ('Vico Pancellorum' o 'Panulegium') potrebbe avere la sua origine nell'era romana o addirittura etrusca.
La Dea etrusca Feronia ebbe un tempio presso il castello di Lucchio - forse da Luco Foresta o Lucus Feronia.
Successivamente può essere stata una fortificazione di famiglie feudali della zona, proprio per la sua posizione dominante sulla strada di comunicazione che segue il corso del fiume Lima.
L'unica certezza è che nel quattordicesimo secolo Lucca trasformò Lucchio in una fortezza militare per controllare i confini verso Pistoia.
Quando i fiorentini conquistarono parte della zona, l'importanza strategica del castello diminuì e fu abbandonato. Tuttora il rudere domina la vallata e la sua posizione è una delle più scenografiche tra tutte le fortezze medievali della Toscana. Le sue pareti sono scavate nella roccia; gli edifici di pietra che formano il borgo sottostante si affacciano su vicoli stretti come un'estensione della montagna, eternamente spazzata dai venti.






Le rovine del castello sono visibili, il paesaggio incomparabile che può essere ammirato è degno degli sforzi fatti dal viandante per arrivare alla cima delle rocce.





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